martedì 15 settembre 2009

Mamma Etna... portami consiglio

Un sabato di settembre, un giorno diverso dagli altri passati, può darsi perche nell’aria soffia un vento anomalo che spazza pensieri senza meta e magari pure insensati, chissà perché spesso gli uomini non sanno conciliare e guardare la realtà che in questa era, figlia delle tecnologie, purtroppo ci viene codificata dalle brutte abitudini.. dallo stress della vita moderna… dalle mode … dal tempo che oramai ha perso la sua vera importanza conciliatrice con se stessi.

 Cratere di Sud-Est

 

Tutto è fast, le idee, le scelte.. le decisioni.. siamo inseguiti da non si sa cosa, può darsi dalla paura del futuro che diventa sempre più remoto e dubbio, dalle persone che ci stanno attorno, dalle malattie ma specialmente dalla concezione che vogliamo a tutti i costi godere ogni secondo ogni attimo della nostra vita, ed è giusto così, mah !!! credo che una buona cena si gusta lentamente e non ingurgitando senno si rischia di non apprezzare i profumi ed i sapori.

Allora in questi casi esiste una sola soluzione…fare pace con se stessi.

La giornata è perfetta, cielo limpido e temperatura mite, dopo una mattinata di domande mi preparo per trascorrere un pomeriggio un po’ fuori dal normale, perché vado a trovare la mia seconda mamma adottiva, colei che mi ha sempre ispirato e che sicuramente lo farà pure oggi.

Scarpe da trekking, zaino fotografico, lettore MP3 con “The Dark Side of the Moon” e “Meddle” ed una bottiglietta d’acqua.. ed in meno di mezzora d’auto sono pronto a salire grazie alle funivie dell’Etna.


Durante la risalita inizio a ricordare tutte le numerose volte che l’ho visitata in sommità, non mi stancherà mai .. non mi annoierà mai.. la sento mia .. la sento partecipe della mia vita, può darsi perché ci sono nato e ci vivo sopra, la sento spesso borbottare e lamentarsi ed illuminarsi di rosso la notte … ma ad oggi non mi ha mai fatto paura.
Che strano essere l’unico tra tanti turisti stranieri che sono li solo per la curiosità di vedere una fumarola o un cratere in eruzione, mentre io mi trovo qui per altri motivi, solo per trascorrere un pomeriggio nella quiete totale e sentendo solo il rumore delle esplosioni (quasi sincrone ) del cratere SE.
Appena arrivato e sceso dalla funivia mi incammino subito sotto le note di “The Great Gig in the Sky”
Direzione .. valle del bove
 

Inizio a percorrere la strada ricostruita dopo le ultime eruzioni dal 2001 al 2004 che hanno sconvolto e distrutto la stazione della funivia e gli impianti di sci della montagnola, 


Rimango sempre impressionato nel vedere come le bombe vulcaniche del 2001 hanno distrutto quello che qualche anno fa era la meta preferita dei sciatori etnei ovvero gli impianti di skilift della montagnola a quota 2400 mt.


Ad un certo punto del percorso lascio la strada sterrata usata dai turisti e dai mezzi della “funivia dell’etna” per addentrarmi nel luogo da me preferito e conosciuto, ma per arrivarci devo attraversare una zona che 4 anni fa era teatro di una delle eruzioni più esplosive del secolo scorso, adesso dove una volta c’era una vallata quasi pianeggiante c’e’ un cono vulcanico di lapilli alto quasi 70 mt circodanto da bombe vulcaniche e soprattutto senza un sentiero, pazienza.. a poco a poco.. si supera pure questo con sottofondo di  “Echoes (Meddle – Pink Floyd)”.
Arrivo a metà strada e mi ritrovo una scena un pò preoccupante, visto che mi trovo in piena solitudine in una zona poco frequentata dai turisti.
Uno dei crateri del 2001 emette gas ad elevate temperature , ho provato a toccare la terra sottostante.. e vi assicuro che la temperatura non me lo consentiva.
 Vulcano laghetto

Dopo questa parentesi un po’ inquietante.. inizia la discesa verso la mia destinazione, il punto che si affaccia sulla valle del bove.

L’etna non finisce mai di stupirmi, malgrado il paesaggio lunare che mi circonda, l’unica cosa che non rientra nelle tonalità di grigio sono il cielo e questo strano sasso mineralizzato che trovo durante il mio percorso


Finalmente sono arrivato, poso lo zaino faccio qualche foto e mi gusto da un lato la valle del bove e lateralmente il cratere più attivo in questo momento ovvero il Sud-Est.

E qui che comincio ad apprezzare il suono del silenzio, parla solo lei con i suoi boati, ti fa capire ed apprezzare il senso di tutto quello che ti sfugge a causa della quotidianità spicciola.
Il potere della natura la terra che si muove quello che noi consideriamo immobile ed inorganico, nasconde una sua movenza un proprio dinamismo che sotto il nostro punto di vista temporale non viene neppure percepito.
Ma qui lo percepisci.. ad esempio quando vedi il magma che scorre come l’acqua.

Mi distendo e mi isolo col pensiero ed inizio ad apprezzare le piccole cose della vita e pensare a tutte le stronzate e le cose inutili in cui ci fissiamo.

 Pian del lago

Ad un certo punto trovo nella semplicità della natura l’insegnamento, a 2400 mt. di altitudine.. dove non esiste vegetazione ma solo paesaggi lunari e bombe vulcaniche ecco quello che vedono i miei occhi.


Capovolgendo una roccia trovo queste coccinelle che si sono rifugiate in coppia sopra la calda terra dell’etna.
Amoreggiano nella quiete più assoluta, senza aver bisogno di piante alberi o fiori .. ma solamente del calore che l’etna sprigiona dalla sua terra.

Anche io approfitto di questo calore e adesso mi sento ancora di più legato a lei, e grazie a lei che comincio ad apprezzare ancora di più le persone più care e sincere che mi stanno vicino.
Allora l’inno alla vità si manifesta con la semplicità della natura e con la giusta concezione del tempo. Ci stupiamo quando reagiamo male, quando ci alteriamo inutilmente, creando ferite nell’anima che a volte sono difficili da rimarginare, ma volere è potere, basta lasciarsi dietro gli orgogli ed essere umili con noi stessi e con gli altri per superare i momenti difficili.

Purtroppo non si può tornare indietro nel tempo, ma si può migliorare grazie al passato.

Adesso è ora di andare un ultimo sguardo da vicino un arrivederci alla prossima.

La strada del ritorno è abbastanza tortuosa.. ma oramai conosco i miei passi …

Riprendo la mia roba e via … mi lascio alle spalle questa valle immensa e questa terra che mi ha dato consiglio, e so che sarà sempre disponibile a farlo quando ne avrò bisogno …


Grazie mamma Etna..

Tuo figlio

Giannicola

Questo LIFE è pubblicato e commentato  pure sul forum NITAL

 

 

Lampedusa ... profumo d'Africa

Se vai in vacanza in aliscafo o in nave, la prima sensazione che percepisci è l’enorme distanza che la separa dalle coste siciliane, io da siciliano ho avuto la sensazione di approdare in un altro continente …

Isola dei conigli

ed al dire il vero, geologicamente parlando, è cosi.
Dopo quattro lunghe ore di navigazione finalmente si avvista da lontano Linosa, che con le sue rocce rossastre vulcaniche e la sabbia nera che mi fa ricordare il paesaggio etneo luogo della mia dimora.
L’unica differenza.. l’intenso blu del mare ne fa una cornice pittoresca

Isola di linosa


Finalmente, dopo una breve sosta a Linosa ed un’ora di ulteriore navigazione, si intravede Punta Sottile (la zona più bassa di Lampedusa).
Che bello sentire il calore e l’affetto trasmesso dalla gente che accoglie i nuovi arrivati cercando di trasmettere un messaggio di benvenuto a volte celato da un sorriso o da un confidenziale dialogo.

Stravolti da un giorno trascorso in viaggio, la giornata volge al termine non dopo aver apprezzato una cenetta a base di pesce fresco lampedusano.
Senza alcun dubbio il primo itinerario del giorno dopo, non poteva non essere la meravigliosa discesa verso la meravigliosa Cala accanto l’isola dei conigli

vegetazione

Non credo che le parole o le foto possano esprimere l’emozione trasmessa dal riflesso blu dell’acqua, dalla leggera brezza che ti sfiora perennemente il corpo, dal ronzio degli insetti e grilli rossi che ti rincorrono durante tutto il percorso sino ad arrivare nel punto che si affaccia dal basso verso l’alto verso nella paradisiaca cala di sabbia bianca che bacia l’isola dei conigli

Isola dei conigli



L’emozione di poter nuotare accanto a centinaia di pesci, quasi quasi li puoi toccare con le mani, ancor più bello ammirarli sott’acqua, persino la temutissima medusa diventa visibilmente simpatica in quel contrasto di ombre e caustiche.

Medusa
 

Ho sempre pensato che tutto il materiale fotografico relativo all’isola dei conigli fosse nella maggior parte dei casi manomesso per far apparire il tutto più magico. Ma adesso mi devo ricredere ..

Isola dei conigli
 

Appagati da un’atmosfera magica e paradisiaca ci accingiamo verso la dura risalita, nell’arido percorso roccioso che ci porta verso il parcheggio in strada, il mio occhio viene istintivamente stimolato dallo zaino stracarico e coloratissimo di un venditore ambulante che rientra, anche lui, dopo una giornata trascorsa, sicuramente con spirito diverso, nella spiaggia dell’isola dei conigli.

Venditore ambulante
 

Come consuetudine non poteva mancare una panoramica dall’alto

Isola dei Conigli


Non puoi andare a Lampedusa e non circumnavigare l’isola per apprezzare le diverse conformità rocciose che la compongono (grotte comprese)

Grotta



L’isola è relativamente bassa verso sud ma appena giri l’angolo ti ritrovi una parete a strapiombo sul mare che ricopre tutta la parte settentrionale dell’isola

Scogliera
 


La bellezza dell’isola non si racchiude solo nelle sue forme geologiche, ma anche per la caratteristica che la rende rara nel genere. E’ proprio li che le tartarughe marine “caretta caretta” vanno a deporre le uova appena raggiunte la maturità sessuale.
E pensare che trascorrono circa 15-30 anni prima di poter deporre, e la legge della natura vuole che il luogo di deposizione sia lo stesso della nascita come facciano a ritornare dopo tutti questi anni è ad oggi un mistero. Purtroppo succede spesso di trovare questi esemplari impigliati nelle reti dei pescherecci magari con qualche amo ingerito, allora qui interviene l’efficientissimo centro WWF ospitato nell’isola che interviene nella maggior parte delle volte con successo.

Questo successo è premiato da episodi emozionanti ed indimenticabili come le liberazioni, presso Cala Madonna, degli esemplari curati e salvati da morte certa, della quale io personalmente(assieme a centinaia di persone) abbiamo avuto la gioia di assistere e documentare.
Ecco l’arrivo dei volontari del WWF

 
Arrivo dei volontari del WWF

L’atmosfera diventa silenziosa, la gente ostenta anche a parlare sottovoce per evitare di impaurire le tartarughe.

il silenzio

 

.. adesso l’unico suono è quello del mare che accoglie nuovamente i loro abitanti che sono andati in convalescenza forzata… e pensare che tra loro c’era un esemplare di circa 100 anni di vita che ha rischiato di morire a causa di una busta di plastica ingerita come se fosse una medusa

Liberazione
 

…che esperienza indimenticabile
..non dimenticherò mai le serate al chiaro di luna trascorse al Cafe del Mar di Cala Croce..

Cafe del mar 

Non dimenticherò le serate passate a Porto Vecchio a vedere i turisti pescatori che facilmente pescavano la cena per la sera

Pescatore 

E le passeggiate serali nella viva e calorosa via principale del centro abitato..

Vita serale 


Tra i coloratissimi bazar

Bazar

…Non dimenticherò mai il tramonto sciroccoso visto dalla punta parise che volge verso le vicine coste africane…

Tramonto


E proprio li che arriva, in maniera più intensa, il profumo dell’africa …
Arrivederci Lampedusa

Giannicola L.